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venerdì 25 dicembre 2015

Yule, Alban Arthuan, Solstizio d'Inverno

Yule è la festività che cade al solstizio d'inverno, il primo giorno di questa stagione, il giorno in cui il Sole rinasce per riscaldare di nuovo la Terra, ossia il 21 o 22 Dicembre. Questo è il tempo di lasciar andare via le nostre paure, i nostri dubbi, le idee logore ed i progetti finiti, si iniziano per una nuova crescita. Gli Dei girano un'altra volta la Ruota, il cerchio senza fine che ogni volta si compie. La concentrazione del singolo dovrebbe essere verso la famiglia, gli antenati, la pace e la serenità, essendo questo un periodo di pace. Riguardo alla famiglia, lo stare insieme dovrebbe essere il fulcro di questa festività, perciò simbolo di quest'evento è il lupo, tra gli altri simboli. Il lupo rappresenta la famiglia, l'unione, il calore familiare, la collaborazione, dato che attua in branco.
Le prime notizie che ci giungono di questa antichissima ricorrenza vengono dall'Antico Egitto, in cui si festeggiava in questo periodo il ritorno di Oro (il Sole), figlio di Iside e di Osiride, sulla Terra. Successivamente, con le vie mercantili e le notizie che giravano celeramente nel mondo, quest'usanza si diffuse anche in Mesopotamia, dove la festività veniva chiamata Zagmuk. In Persia ed in Greci, invece, si chiamava Sacaea. Ma la foga e la maggiore diffusione di quest'evento fu grazie ai veneratissimi Romani: a Roma si celebravano le Saturnalia (sing. Saturnalium), festività in onore a Saturno, introducendo così in Europa banchetti, canti, orge e candele. Da tutto ciò deriva la antica (ma anche odierna) festa di Yule.
In realtà i festeggiamenti cominciano già con la festa di San Niccolò, il quale deriva dalla figura di Old Nick (il Diavolo in inglese antico), che a sua volta deriva da Nik, una divinità del pantheon nordico associato con Odino, di cui condivide molti aspetti. Successivamente vi è anche la tradizione della festa di Santa Lucia, che altro non è che la Festa delle Luci nella Tradizione Nordica.
L'etimologia del nome della festa deriva dalla parola scandinava "Jul" (in norvegese "iul"), che sta a significare "ruota". Infatti, il tema principale di quest'evento, derivatoci appunto dalla Scandinavia, è la battaglia tra il Re dell'Agrifoglio ed il Re della Quercia. Essi rappresentano rispettivamente l'Anno Calante e l'Anno Crescente, mentre a Roma li si collegava a Saturno, vecchio e donante dei regali per l'anno appena passato (da cui tra l'altro deriva il famoso Babbo Natale) ed a Giove, la gioventù che sostituisce la vecchiaia. Talvolta si simboleggia questo avvenimento bruciando il ceppo tradizionale di Yule, salutando così la rinascita del Nuovo Sole.
La festa di Yule dura 12 giorni, i Dodici Giorni dello Yule, durante i quali dovrebbe ardere il fuoco di Yule simboleggiando la luce eterna che splende per i 12 mesi dell'anno. Il tradizionale ceppo di Yule viene ogni acceso al tramonto del 24 Dicembre con i rimasugli di quello venuto prima l'anno precedente, conservati. Il ceppo viene solitamente decorato con delle bacche, delle pigne o altre vegetazione come foglie di agrifoglio.
La seguente formula per l'accensione del ceppo:

Io incarico questo ceppo di bruciare vivacemente e completamente sull'ampio focolare di questa ospitale dimora, diffondendovi il bagliore del calore e della cordialità.

Ove non fosse possibile accendere il ceppo, si accenda una candela. Essendo Yule la festa della Luce nell'Oscurità, è uso accendere una candela rituale. Questa candela viene accesa al tramonto del Solstizio d'Inverno e viene spenta il giorno dopo, quando il ruolo di quella candela di rappresentare il Sole e di mantenere la luce nel giorno più buio dell'anno è terminato. A Yule si suole anche bruciare dell'incenso di ginepro, che ha l'uso magico di purificare l'ambiente da emozioni indesiderate lasciate in sospeso nell'anno.
Un simbolo di tradizioni antiche di questo periodo è l'albero di Yule, detto anche albero di Natale. Esso rappreseta l'Yggdrasill, l'Albero del Mondo, l'Albero Cosmico della Tradizione Nordica, e la continuità della vita vegetale anche attraverso il duro e gelido inverno. Un'altra consuetudine di Yule è la ghirlanda d'agrifoglio, o di di sempreverdi, o "il ramo ceh bacia". Fatto di giunchi di sempreverdi, bosso e rosmarino di solito, e con delle mele rosse al centro, è appeso a dei nastri colorati. Sotto al ramo s'appende un ramoscello di vischio, altra pianta molto simbolica dell'evento, e il tutto poi viene appeso al soffitto con un gancio.
Pianta tradizionala di Yule è anche l'edera, collegata alla Spirale della Rinascita e simbolo di Dioniso, il quale veniva ricordato il 25 Dicembre come il dio che muore e rinasce, come il ciclo della natura. L'edera rappresenta il principio femminile mentre l'agrifoglio quello maschile e l'Yggradill. Si suole anche fare l'albero della luce, posto al centro della tavola al banchetto di Yule. Esso consiste nell'appoggiare delle mele a dei bastoncini, sui quali s'appoggiano poi delle noci, agrifoglio, candele e sempreverdi.
A Yule sono tradizionali anche i budini, rappresentanti la Terra con i suoi frutti ed i suoi metalli preziosi, che devono essere 13 per i Dodici Giorni, l'ultimo budino lo si dà via. Essi vengono preparati alla Domenica del Rimescolamento (stir-up). Il budino dovrebbe contenere 13 ingredienti e, in ordine decrescente di età, in famiglia lo si consuma. Ogni membro della famiglia, fino a finire a quello più piccolo, rimescola l'impasto per 9 volte con un cucchiaio di legno nella direzione deisal, corrispondente al moto apparente del Sole, e getta dentro 9 amuleti, o monete d'argento, con lo scopo di richiamare i poteri lunari della crescita.
Un'altro uso di queste notti magiche sono le torte mute. Le ragazze che desiderano conoscere i loro futuri mariti devono preparare in assoluto silenzio una torta con guscio d'uovo pieno di sale, un'altro pieno di farina di grano, ed un terzo pieno di sale. Una volta che la torta è dentro al forno, la ragazza deve andare alla porta di casa ed aprirla. Si crede che a mezzanotte l'uomo dei suoi sogni comparirà ed andrà a girare la torta. In fatto di torte, vi è un'usanza scozzese di preparare le sowens, che sono delle torte che si preparano durante la Vigilia di Natale prima del sorgere del Sole del 25 Dicembre. Si cucinano facendo bollire la sostanza farinosa delle spighe d'avena. Il liquido che ne viene fuori bisogna berlo durante l'Hogmanay (l'ultimo dell'anno in Scozia), festa che a volte può durare fino al 2 Gennaio.       

Canti di Yule
                                                               
Regina del Sole, Regina della Luna
Regina dei corni, Regina dei fuochi
Portaci il Figlio della Promessa.
E' la Grande Madre che Lo crea
E' il Signore della Vita che è nato di nuovo!
L'oscurità e la tristezza vengono messe da parte
quando il Sole si leva di nuovo!
Sole dorato, delle colline e dei campi,
illumina la Terra, illumina i cieli,
illumina le acque, accendi i fuochi!!
Questo è il compleanno del Sole,
io che son morto, oggi son di nuovo vivo.
Il Sole bambino, il Re nato in inverno! 


Al Re Agrifoglio
  
Giorno d'inverno in cui l'oscurità regna
Fatti da parte e spazio alla luce consegna 
Per i doni che ci hai dato ti dobbiamo ringraziare 
Che solo l'oscurità poteva ricamare. 

Passaggio dal Re Agrifoglio al Re Quercia

Vecchio Re, grazie per tutte le cose create 
Per le lezioni apprese e le battaglie superate
Dobbiamo dirti addio
Che il tuo regno è ormai caduto nell'oblio
Giovane Re della nuova aurora,
Fatti avanti che è giunta la tua ora 
Forte e potente devi diventare 
Che il tuo calore su di noi devi irradiare.

Benvenuto al Dio 

Dio del Sole,
Io do il Benvenuto al Tuo ritorno,
Che tu possa risplendere luminoso sulla Dea;
Che tu possa risplendere luminoso sulla Terra,
Spargendo semi e fertilizzando il terreno.
Che tu sia benedetto,
Oh Dio del Sole rinato!

Preghiera di Yule
 
Il giorno delle ombre è arrivato,
e con lui il Dio Cornuto è rinato.
Egli a Lammas ha conosciuto la morte,
ed ora ammira le sue spoglie risorte.
L’alba con impazienza attendo
Fiaccole e candele vado accendendo
per illuminare al Dio il sentiero
questo è un piccolo e dolce pensiero.
Pino o quercia faccio bruciare,
il ceppo di Yule si deve consumare,
fermate il fuoco prima che tutto cenere sia
il legno ha bisogno della nostra bramosia,
ripongo il pezzo non incendiato
in un luogo sicuro e incantato.
Per un anno intero starà a riposo
Per accendere il prossimo ceppo resinoso.
Morte, trasformazione, rinascita e fertilità
è ciò che il Dio con sé fra noi porterà.
Oggi l’equilibrio abbiamo raggiunto
La luce sulle ombre è a buon punto.
Con cannella, zenzero e rosmarino
Porgo i miei saluti al Dio Bambino.


Al Sole

Oh giovane Sole di amore e luce
Sorgi in fretta,
Alto e luminoso svetta
Mentre nel cielo potere acquisirai
Sul nostro sostegno e amore contare potrai.

Indicazioni per il cerchio di Yule

Per l'altare usare un panno bianco, e decorarlo con sempreverdi, euforbia, rosmarino, agrifoglio, vischio ed edera. Usare candele rosse, bianche e verdi a simboleggiare il sangue del parto, l'innocenza della nuova vita e la crescita. Bruciare l'incenso di Yule (una mistura di camomilla, zenzero, pino e salvia). Segnare il perimetro del cerchio con rametti di sempreverde, e usate degli alberelli veri per contrassegnare i punti cardinali, le decorazioni dovranno essere associate all'elemento appropiato.

Corrispondenze

Simboli: tronco di Yule, o piccolo ceppo di Natale, rami sempreverdi o corone, agrifoglio, vischio appeso nei portoni, candele, cesti di frutta tempestate di chiodi di garofano, una pentola  di Wassail, stelle di Natale, cactus di Natale.
Divinità: Apollo, Ra, Horus, Odino, Lugh, il Re Quercia, il Cornuto, l'uomo verde, Padre Inverno, Santa Claus, Kirss Kringle, San Nicola, Re dell'Agrifoglio, Cernunnos, Freyr, Baldur, Trundholm, Samhein, Sole, Helios ,Adonis o Adone, Saturno, Bacco, Dionisio, Giove, Zeus, Juppiter, Padre Sole, Plutone, Hades, Osiride o Osiris, Dupljaja, Dajbog, Brigid, Iside, Demetra, Madre Berta, Diana, La Grande Madre, Morrigan, Gea, Pandora, Selene e Artemide, Giunone, Astarte, Woman Spinning.
Dei neonati, Dei Sole, Madre e Dee Triplici.
Cibi tradizionali: biscotti e torte di cumino imbevuti di sidro, frutta, noci, piatti di maiale, tacchino, zabaione, tè allo zenzero, sidro speziato, Wassail, o lana di agnello (birra, zucchero, noce moscata, mele al forno) e tutti quelli nominati sopra.
Colori: rosso, verde, oro, bianco, argento, giallo, arancio.
Erbe: cardo, sempreverde, incenso, agrifoglio, alloro, vischio, quercia, pino, salvia, cedro giallo.
Pietre: rubini, granati, smeraldi, diamanti.
Animali: cervo, scoiattolo, lupo, lepre, pettirosso.

Carissimi saluti e auguri di buone feste dal vostro Elfo della Notte,

Talathdaer