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martedì 15 settembre 2015

Cosmogonia: l'origine del mondo

Salve a tutti, popolo della foresta! 
Ammetto che sia passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho scritto, ma tra viaggi e l'inizio della scuola non ho trovato tempo! Quest'oggi volevo illustrarvi un mito comune a tutte le popolazioni della Terra: quale mito migliore per cominciare se non l'Origine di Tutto? Per oggi mi occuperò di come la pensavano i Celti, i Greci e le popolazioni scandinave (Vichinghi). Vi starete chiedendo come mai non abbia nominato i Romani. Ebbene perché presso i Romani, sebbene si trovino gli stessi elementi, vi sono variazioni dovute alle tradizioni locali. 
I Greci fin da subito hanno voluto chiarire l'origine del cosmo, personificando e divinizzando tutti gli elementi della natura, che sono in armonia tra essi. In età preistorica, non solo in Grecia, la divinità primordiale e principalmente venerata era la Madre Terra, descritta in antichità come una donna prosperosa, corpo abbondante: questo a simboleggiare la fertilità sacra della Terra, creatrice di ogni cosa.
Quelli che seguono sono alcuni tra i più famosi dei miti greci della creazione, dei quali il più antico è quello pelasgico (il termine si riferisce alla fase arcaica dei Pelasgi, un popolo ellenico).
 
Mito pelasgico- 

All'inizio la Dea di Tutte le Cose, Eurinome, emerse dal Caos e, non trovando nulla su cui appoggiare i piedi, separò il mare dal cielo e intraprese una danza in solitario sulle onde. Danzando, s'accorse che alle sue spalle soffiava un vento, nuovo e diverso. Perciò incontrò il Vento del Nord (Boreas) e decise di iniziare la creazione con esso. Boreas infatti era un vento fecondo, contenente il Cosmo. Continuando a danzare all'infinito, creando onde a forma di spirale, dal Vento del Nord si creò il maestoso serpente Ofione, con il quale Eurinome s'accoppiò. La Dea, trasformandosi in colomba, depose l'Uovo Universale, attorno al quale Ofione s'arrotolò sette volte, finché ne uscirono tutte le cose esistenti: il sole, la luna, le stelle, i pianeti, le montagne, i fiumi, le foreste e gli esseri viventi. Poco dopo la Coppia Cosmica si stabilì sul Monte Olimpo, dove Ofione si vantava d'essere egli stesso il Creatore dell'Universo, motivo per il quale Eurinome s'irritò e lo cacciò nelle buie caverne sotterranee. In seguito la Creatrice di Tutto creò le potenze planetarie e a capo di ciascuna vi mise i Titani. 

Mito omerico e orfico- 

Tutti gli Dèi e tutte le Dee nacquero da Oceano, il fiume primordiale che scorre attorno al mondo, e a Teti, Titanessa marina. La Notte fu fecondata dal Vento, deponendo un uovo d'argento nell'Oscurità. Poi Eros, nato dall'uovo d'argento, divenne il principio motorio dellUniverso. La Notte, vivendo insieme al figlio Eros in una grotta, assunse il triplice aspetto di Notte, Giustizia e Ordine. Di fronte alla grotta v'era Rea, Grande Titanessa Madre, che costringeva gli uomini a porre attenzione agli oracoli della dea battendo le mani su un tamburo di bronzo. Eros fu il creatore della terra, del sole, del cielo e della luna, ma fu la Notte a regnare sull'Universo fino a quando Urano ereditò il suo scettro.

Mito olimpico- 
 
Al principio v'era solo il Caos. La Madre Terra Gea emerse poi dal baratro infinito e generò suo figlio Urano, Padre Cielo. In seguito furono generati Eros (l'Amore), Erebo (l'Oscurità), Nychte (la Notte), Eter (l'Aria), Hemera (il Giorno), Hypnos (il Sonno), Thanatos (la Morte), le Moire (il Destino) ed Eris (la Discordia). Gea in seguito, estesa e fertile, fu la base della creazione di varie forme di vita, ossia foreste, boschi, piante, fiori. Da lei nacquero anche i fiumi che circondano la Terra.

Spiegando come la pensavano i Celti sulla creazione di tutto, possiamo notare certe somiglianze e temi in comune, come l'Uovo Cosmico e il Serpente. Questi due temi ricorrono infatti in molte culture, come quella cinese, induista, mesopotamica, egizia, ecc... 

Nella cultura celtica, Glain era il nome dell'Uovo dell'Universo, un uovo rosso deposto sulla spiaggia da un enorme serpente marino. Il centro del cosmo è chiamato Oiw, il Sole. Il serpente rappresenta l'energia attiva maschile, mentre l'uovo l'energia passiva femminile. Era così che i Celti spiegavano l'origine di tutte le cose: l'unione dei due principi, maschile e femminile, attivo e passivo, da cui tutto proviene. Perchè la scelta della spiaggia e del mare? Il mare da sempre rappresenta un luogo vitale, il brodo primordiale, dove in molte tradizioni la vita ha avuto luogo. 

La questione, invece, per le popolazioni vichinghe era diversa. Tutto ha avuto origine dallo scontro tra un gigante e gli Dèi primordiali, come segue.

V'era il tempo in cui c'era solo l'abisso, denominato Ginnungagap. Esisteva l'albero cosmico, l'Yggdrasil, che vincolava tutti i nove mondi, sotto il quale s'estendeva il regno di Muspell, il regno del calore. A Nord invece, si ergeva Niflheim, il regno di ghiaccio e oscurità. Sotto un'altra radice esisteva Hvergelmir, dove vi erano le acque bollenti che poi si trasformarono in dodici enormi fiumi. Tutta questa acqua cadde verso l'abisso e si trasformò in enormi blocchi di ghiaccio. il ghiaccio, incontrando l'aria calda del regno di Muspell, si sciolse così da divenire fonte principale d'acqua. Dalla nebbia primordiale emerse Ymir (che significa "due in uno"). La mucca primordiale, Audhumla, leccò i blocchi di ghiaccio per nutrirsi e nel mentre riuscì a sbloccare due Dèi che erano rimasti ghiacciati: Buri e Bor. Audhumla però non s'accorse che Ymir si nutriva dalle sue mammelle e del ghiaccio, così che diventò un enorme gigante di ghiaccio. Egli creò la vita spontaneamente, e mentre dormiva generava la razza di giganti di ghiaccio dalle ascelle. Odino, Ve e Vili, figli di Buri, decisero di distruggere Ymir. Mentre il gigante dormiva, i tre Dèi ne approfittarono per attaccare, e dalle ferite del gigante ne scaturì un torrente di sangue ghiacciato. Il torrente sterminò tutta la razza di giganti tranne una coppia. I tre fratelli distrussero Ymir e mischiando il suo sangue all'oceano primordiale nacque la Terra, Midgard. 

Un passo tratto dal Voluspà spiega come Ymir fu all'origine del mondo. 

"Dalla carne di Ymir fu fatta la terra, 
dal suo sangue il mare,
dalle ossa le montagne, gli alberi dalla chioma, 
dal cranio il cielo. 

Dalle sopracciglia fecero gli Dèi benedetti
Midgard per i figli degli uomini; 
dal suo cervello furono tutte le tempestose
nuvole create

Personalmente trovo questi miti molto affascinanti, e se ne possono trovare in infinità. Difatti, come abbiamo visto nel caso dei Greci, in quasi tutte le culture ci sono più varianti dei miti della creazione. Essi sono l'intento di spiegare come abbia avuto origine l'Universo, dando a volte sfogo alla propria immaginazione.

Saluti, 
Talathdaer

1 commento:

  1. E’ interessante vedere come ci siano temi – ad esempio quello della cosmogonia – che precedono la nascita della filosofia, ma ne portano già dentro tutta l’inquietudine, espressa in una forma immaginifica e poetica. Grazie per averne qui raccolti alcuni.

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