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domenica 26 luglio 2015

La Ruota dell'anno





Anticamente il tempo veniva concepito non in maniera lineare (come siamo abituati oggigiorno), ma in modo circolare; questo perché il fattore tempo non ha un inizio o una fine ben definiti, e tutto implica una ripetizione nel corso della storia.
Così il ciclo di nascita, crescita, maturazione, declino, morte e rinascita è espresso nell'anno Neopagano attraverso quella che è definita la Ruota dell'anno Celtico.
Nel passato, infatti, quando le persone vivevano a stretto contatto con il mondo naturale, e si affidavano ai suoi cicli per la loro sopravvivenza, il volgere delle stagioni ed i cicli mensili della Luna avevano un profondo impatto sulle cerimonie religiose. Poiché la luna era vista come un simbolo della Dea, si tenevano delle cerimonie di adorazione e di magia al suo chiarore. Anche l'arrivo dell'inverno, i primi segnali della primavera, la calda estate e l'avvento dell'autunno, erano segnali di questi rituali, ed occasioni di grandi feste, gioia e banchetti.
Gli aderenti alle correnti neopagane di oggi, eredi delle religioni popolari pre-Cristiane europee, celebrano ancora la Luna Piena ed osservano i cambiamenti stagionali. Il calendario religioso della Wicca e del Neopaganesimo in generale contiene dodici o tredici celebrazioni della Luna Piena chiamati "Esbat", e otto festività maggiori (che sono invece feste solari) chiamate "Sabba" o "Sabbat", che sono particolari giorni di potere, che celebrano un particolare ciclo della Natura.
Quattro di questi giorni sono determinati dai Solstizi e dagli Equinozi, ovvero gli inizi astronomici delle stagioni, e sono chiamati Sabba Minori. Le ricorrenze degli altri quattro rituali si basano, invece, sui rituali agricoli e ai cicli di gestazione degli animali legati principalmente al mondo celtico, e sono anche conosciuti come Sabba Maggiori.
Tutte ed otto le festività sono cerimonie antichissime, osservate dagli antichi popoli europei prima (e in realtà anche per molto tempo dopo) la nascita del Cristianesimo.
Infatti la Chiesa, proprio per estirpare gli antichi culti pagani, decise di trasformare le vecchie feste che da secoli venivano osservate in Europa in celebrazioni cristiane, e così nacquero la Pasqua, il Natale, Ferragosto ecc...Tuttavia, i tratti caratteristici di queste antiche ricorrenze entrarono a far parte del folclore dalle nascenti festività, e sono presenti ancora oggi, segno che nessuno potrà mai cancellare tradizioni vecchie di millenni.
I rituali danno una struttura e un ordine all'anno Neopagano, e inoltre ci ricordano del ciclo infinito che continuerà per molto tempo ancora, anche quando noi esseri umani cesseremo di esistere.
Per quanto riguarda invece gli Esbat della Luna Piena, possiamo dire che sono in tutto (come già è stato accennato) dodici o tredici, uno ogni ventotto giorni e un quarto.
In questi giorni noi Pagani ci incontriamo per festeggiare Colei che è, dato che la Luna è un simbolo della Dea. Non è che ci si dimentichi del Dio durante gli Esbat, entrambi di solito vengono onorati in tutte le occasioni rituali.
Così, dopo l'aspetto religioso di queste ricorrenze, i Wiccani spesso praticano la magia, attingendo alle enormi quantità di energia che riteniamo esistano in questi determinati giorni.
Alcuni festival Pagani, spogliati dalla denominazione della Cristianità delle loro qualità un tempo sacre, sono degenerati. Sembra che Samhain sia sia stato requisito dai produttori di dolciumi negli Stati Uniti, mentre Yule è stato trasformato da uno dei più sacri giorni Pagani, ad un giorno di squallido consumismo. Anche le successive eco della nascita del Salvatore Cristiano sono a mala pena udibili sopra il mormorio elettronico dei registratori di cassa.
Ma l'antica magia rimane in questi giorni e notti, e i Pagani li celebrano. I rituali variano molto, ma sono tutti collegati alla Dea e al Dio, e alla nostra casa, la Terra.

Gli otto Sabba sono:

-Yule   21-22 dicembre       Solstizio d'inverno, Sol Invictus          Paganesimo Germanico e Romano

-Imbolc   1° febbraio           Oimelc, Giorno di Brigit, Candelora           Paganesimo Celtico

-Ostara   20-21 marzo          Equinozio di primavera, Alban Eiler           Paganesimo Germanico

-Beltane  1° maggio             Calendimaggio, Giorno di Maggio              Paganesimo Celtico

-Litha     21-22 giugno         Solstizio d'estate, Mezzestate                      Origini Neolitiche

-Lughnasadh  1° agosto        Lammas, Festa del grano, Primo raccolto   Paganesimo Celtico

-Mabon   22-23 settembre     Equinozio d'autunno, Festa del raccolto     Paganesimo Greco

-Samhain  31 ottobre             Halloween, Festa dei morti, Capodanno     Paganesimo Celtico


I Sabba ci raccontano il mito della storia tra la Dea e il Dio, della Loro relazione, e dell'effetto che questa ha sulla fecondità della Terra.

La Dea dà alla luce un figlio, il Dio a Yule; questo non è affatto un adattamento alla Cristianità. Il Solstizio d'inverno è stato a lungo visto come un momento di nascita divina; si diceva che Mitra fosse nato in questo giorno. I Cristiani lo hanno semplicemento adottato a loro uso nel 273 d.C.
Yule è il momento della massima oscurità e il giorno più corto dell'anno. Dato che il Dio è anche il Sole, questo segna anche il periodo dell'anno in cui il nostro astro rinasce.
Nel Neopaganesimo il Solstizio d'inverno è un momento di riflessione sui misteri della morte, che implica dopo di sé una rinascita, un pensiero confortante in questi giorni di tensione.
E' la vittoria del Nuovo Sole, che sconfigge le tenebre dell'inverno, portando con sé la promessa della primavera.

Imbolc segna invece il recupero della Dea dopo aver dato alla luce il Dio. I momenti di luce sempre più lunghi La risvegliano. Il Dio è un fanciullo giovane e vigoroso, ma si avvertono i Suoi poteri nelle giornate sempre più lunghe. Il calore feconda la Terra (la Dea), fa crescere e germogliare i semi, e così si notano i primi accenni della primavera.
Questo è il Sabba della purificazione dopo la vita rintanata dell'inverno, attraverso i poteri di rinnovamento del Sole. E' anche una festa della luce e della fertilità, un tempo caratterizzata in Europa da grandi fuochi, torce e falò di ogni tipo. Il fuoco qui rappresenta la nostra illuminazione ed ispirazione proprio come la luce e il calore. E' anche la festa della dea irlandese Brigit, Dea del fuoco, della fertilità e dell'ispirazione poetica.

Ostara è l'Equinozio di primavera, giorno dedicato alla dea germanica Eostra. Le energie della Natura passano delicatamente dalla pigrizia dell'inverno all'esuberante espansione della stagione primaverile.
La Dea ricopre la Terra di fertilià, mentre il giovane Dio è nel suo aspetto di Giovane Guerriero, e percorre la Terra fecondandola grazie alla Sua maturità.
Questo è il momento in cui Dea e Dio si incontrano, proprio quando le ore del giorno sono esattamente uguali, in equilibrio, ma la luce sta superando l'oscurità.
Questo è un periodo di inizi, di azione, per seminare ciò che sarà raccolto in futuro.
L'uovo è il suo simbolo, perché indica la nuova vita che sta per nascere.

Beltane segna l'emergere del Giovane Dio all'età adulta. Risvegliato dalle energie della Terra, Egli desidera la Dea. Essi si innamorano, giaciono fra l'erba ed i boccioli e si uniscono. La Dea rimane incinta del Dio, che partorirà a Yule.
Beltane è la festa della fertilità e dell'unione sessuale, il sesso è un elemento sacro, di vita, e non qualcosa segnato dal peccato.
Si suole danzare attorno al palo di maggio, simbolo fallico, reggendo nastri colorati rossi e bianchi; sul palo viene posta la ghirlanda di fiori, simbolo invece della Dea.
Molte persone si alzavano all'alba per raccogliere fiori e frasche verdi dai campi e dai giardini, e li usavano per decorare il palo di maggio, le loro case, e loro stessi.
Venivano anche scelti un Re ed una Regina di Maggio tra i giovani del villaggio per simboleggiare l'Unione tra il Dio e la Dea.

Litha rappresenta il Solstizio d'estate, quando i poteri della natura raggiungono il loro punto più alto.
La terra trabocca della fertilità degli Dèi, e il Sole raggiunge il suo massimo potere.
Il Dio regna come Re dell'estate, mentre la Dea sparge vita in ogni dove.
In questo giorno venivano accesi dei falò a rappresentare la luce dell'estate e il potere del Dio Sole, testimonianze di ciò sono rimaste nei riti di San Giovanni che vengono celebrati il 24 giugno.
Litha è un momento magico, ideale per la raccolta delle erbe da utilizzare in magia, e si pensa che nella notte del Solstizio le fate si radunino nei boschi e nelle radure.

Lughnasadh è il giorno del primo raccolto, quando le piante della primavera appassiscono rilasciando i loro semi o frutti affinché noi possiamo utilizzarli, ed anche per assicurare il successo del futuro raccolto. Il Dio è deciso a compiere il sacrificio, e sotto la falce della Dea dona la sua vita per tutti noi. Egli è infatti visto come il Dio del grano, che rilascia i suoi semi nella Terra, i quali rinasceranno a primavera. Il grano è un elemento importantissimo durante le celebrazioni di Lughnasadh, e fare del pane è un modo per ringraziare il Dio del Suo sacrificio.
Le notti si allungano, la Dea osserva con dolore e gioia il Dio che sta morendo, eppure vive dentro di Lei, come Suo figlio.
Questa è anche la festa del Dio Lugh, il Dio celtico del Sole e delle arti.

Mabon indica l'avvento dell'Equinozio d'autunno, è il complemento del raccolto cominciato a Lughnasadh. Ancora una volta giorno e notte sono uguali, bilanciati dal Dio che si prepara a lasciare il Suo corpo fisico e comincia la grande avventura nell'ignoto, verso il rinnovamento e la rinascita della Dea. La natura declina, rilascia i suoi doni, si prepara per l'inverno e per il suo periodo di riposo.
La Dea sonnecchia con il Sole che si indebolisce, anche se il fuoco brucia nel Suo ventre. Lei sente la presenza del Dio anche mentre Egli svanisce.
Mabon è conosciuto anche come la "Festa del Ringraziamento delle Streghe", proprio perché il fulcro centrale della festa è quello di ringraziare per i doni che la Terra ci ha offerto.
Il mito è legato ai misteri Eleusini che avvenivano nella città di Atene in questo periodo; è la storia di Persefone e del suo rapimento da parte di Ade, il Dio degli Inferi.

Samhain è il momento in cui ci si congeda da Dio. Questo è un addio temporaneo; infatti Egli non è avvolto dall'oscurità eterna, ma si prepara a rinascere dalla Dea a Yule, la quale ora è pronta a raggiungere il Suo consorte negli Inferi.
Samhain, conosciuto anche come Vigilia di Novembre, la Festa dei Morti, una volta indicava il tempo del sacrificio. In alcuni luoghi era il momento in cui gli animali venivano macellati per assicurarsi il cibo per tutta la profondità dell'inverno. Il Dio, identificato con gli animali, cadeva per assicurare la continuazione della nostra esistenza.
Samhain è un momento di riflessione, per guardarsi indietro nell'anno trascorso, per venire a patti con l'unico fenomeno della vita sul quale non abbiamo controllo: la morte.
In questa notte la separazione tra la realtà fisica e quella spirituale è sottile, per questo si ricordano i propri antenati.
Dopo Samhain si celebra nuovamente Yule, è così la Ruota dell'anno è completa.

Sicuramente ci sono dei misteri sepolti qui. Perché il Dio è il figlio e poi l'amante della Dea? Questo non è un incesto, ma un simbolismo. In questa storia agricola, la sempre mutevole fertilità della Terra è rappresentata dal Dio e dalla Dea. Questo mito parla dei misteri della nascita, della morte, e della rinascita. Celebra gli aspetti meravigliosi, e gli splendidi effetti dell'amore, ed onora le donne che continuano la nostra specie.
Inoltre, indica la vera e propria dipendenza che gli esseri umani hanno nei confronti della Terra, del Sole e della Luna, e degli effetti delle stagioni nella nostra vita di tutti i giorni.
E così osservando i Sabba i Neopagani si armonizzano con la Terra e le sue divinità, riaffermando le proprie radici con Essa.
Questo è un vero e proprio omaggio alla vita, attraverso queste festività essa è infatti onorata e celebrata in tutti i suoi aspetti. Il Dio e la Dea non sono altro che le incarnazioni delle forze naturali che ci governano e che regolano questo ciclo.
Seguirò con un articolo per ogni Sabba, affinché possiate conoscerli meglio e percepire le loro particolari energie che ognuno di essi porta con sé.

Buon proseguimento,

Grian


Fonti: conoscenze personali, "Wicca" di Scott Cunningham.


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